Il 4 luglio 2012 arriva da Ginevra l’annuncio dei risultati che sanciscono la scoperta del bosone di Higgs. Tra il miliardo di persone che seguono l’evento attraverso il web c’è un drappello di giovani ricercatori particolarmente interessati. Sono tutti davanti agli schermi dei computer, attenti ed emozionati come per una partita di calcio di quelle importanti, i giovani fisici delle particelle presenti al Nobel Laureates Meeting di Lindau. Non hanno voluto perdere una parola dell’annuncio dei risultati degli esperimenti del Cern sul bosone di Higgs. Anche a costo di rinunciare alla lezione di qualche Premio Nobel. Poi tutti insieme hanno seguito la conferenza stampa. E poi ancora si sono divisi in piccoli gruppi per discutere di quello che è stato detto o non detto, dell’importanza di questo risultato, di quello che succederà adesso.
Tra i ragazzi italiani arrivati qui per questa settimana di incontri sulla fisica con i Nobel sulle sponde del Lago di Lindau, ben due lavorano proprio al Cern e uno di loro proprio all’esperimento CMS, direttamente coinvolto nei risultati sul bosone. Così ci hanno raccontato in diretta la loro emozione e l’importanza di quello che è stato scoperto.

 

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