Come è cambiata l’invenzione che ci ha cambiati

In fondo, a guardarlo da un certo punto di vista, il personal computer non è cambiato molto da quando nacque trent’anni fa, sostiene il professor Francesco Trabucco, che insegna design industriale al Politecnico di Milano. Raramente ce lo ricordiamo, ma prima dell’inizio degli anni 80 i computer erano grosse macchine simili a quelli che oggi sono server che lavoravano solo per le aziende. L’idea che il computer potesse assumere una dimensione adatta a farlo utilizzare da una sola persona, da cui l’aggettivo personal, era una vera novità.

Ma il computer capace di stare su una scrivania, racconta Trabucco, era un incrocio tra lo schermo di un televisore e una macchina per scrivere e tale in qualche modo è rimasto.

Questo, ovviamente, non significa che sia cambiato poco: sono cambiate le dimensioni, è diverso il modo in cui lo utilizziamo, come riusciamo a dialogare con la macchina. Ed è diverso il modo in cui entra nelle nostre vite.

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