Senza che ce ne accorgiamo (o rifiutandoci di vederlo) viviamo in un mondo pieno di matematica. Ce n’è in ogni nostro gesto quotidiano, e ce n’è nella tecnologia digitale che utilizziamo così tanto.

È vero, la matematica è una materia difficile. Ma questo non significa che debba per forza diventare indigesta.
Magari si potrebbe insegnarla meglio, dice Alfio Quarteroni, partendo da quello a cui la matematica serve e dal modo in cui ci serve in tutto quello che facciamo. Peché, in effetti, è una scienza che ci serve proprio sempre.
E può apparire bella, se non ci si ferma alla fatica dei calcoli.

Alfio Quarteroni (questa la voce a lui dedicata su wikipedia), docente all’Ecole Polythecnique Fédérale de Lausanne in Svizzera, gira il mondo non solo per lavoro, ma anche per raccontare la scienza che ama al grande pubblico, anche ai più giovani.
In questa chiacchierata con Roberto Caselli e Paolo Magliocco durante la puntata della trasmissione Rimandati a Settembre, andata in onda su Radio Popolare, racconta come avere a che fare con i numeri e con la loro logica possa essere un esercizio anche molto creativo, aperto alla fantasia. Racconta le sue preferenze musicali, dai Queen ai Pink Floyd. E racconta anche come sia diventato uno scienziato per caso, grazie all’insistenza dei suoi professori, alle opportunità avute, e al modo in cui i suoi genitori accettarono con semplicità l’idea che lui andasse a studiare una materia così difficile e spesso considerata poco promettente per l’avvenire di un ragazzo.

Ecco il podcast della trasmissione.