Scambiarsi dati e informazioni mentre si guida per evitare ingorghi: Giovanni Pau racconta la sua invenzione di un sistema di collegamento via internet tra gli automobilisti che potrebbe rivoluzionare i sistemi di navigazione aiutando a evitare code, cantieri e risparmiando tempo.
E se gli automobilisti si parlassero come su facebook? Giovanni Pau, ricercatore alla University of California di Los Angeles dal 2000 presso il Computer science departement, ci spiega in cosa consiste la sua invenzione chiamata Car Torrent. Si tratta di un sistema che permette a chi guida di scambiarsi informazioni sul traffico sfruttando una connessione internet, in modo da guidare più sicuri ed evitare ingorghi.
Cervello in fuga, dopo la laurea in informatica a Cesena Giovanni Pau arriva all’Ucla come dottorando in visita, grazie ad una borsa di studio offerta dall’Università di Bologna. Poi il salto con le prime proposte sovvenzionate dalla National Science Foundation. E il suo ruolo di ricercatore affermato. Tra i progetti anche quello del Car Torrent. L’idea e il nome, come spiega Pau, vengono da Bit Torrent, il celebre sito usato per lo scambio gratuito di file. “Se i ragazzi condividono canzoni o film perché gli automobilisti non possono condividere le informazioni utili?”, si è chiesto insieme al collega e connazionale Mario Gerla. Un sistema già funzionante anche se al principio sono molteplici le difficoltà riscontrare. “La prima quella della privacy, perché non a tutti i guidatori piace fare sapere dove si trovano. La seconda è legata alla correttezza delle informazioni. Si tratta di evitare che persone in malafede diffondano dati sbagliati sul traffico. Ma gli antidoti ci sono e li abbiamo messi in atto”.

 

Seguito da una equipe asiatica, il progetto è stato sperimentato  nell’area del campus con una ventina di automobili, dotate di autoradio, navigatore, telecamera e computer. Ma già dal prossimo anno potrà essere utilizzato da tutti. Viaggiando in prossimità di un hot spot, un’auto riceverà in download dati di vario tipo, dall’intrattenimento alle ultime sul traffico, che condividerà con altre vetture in mobilità a una distanza massima di 300 metri. “Una comunicazione da auto ad auto che potrà evitare incidenti, avvertendo ogni automobilista degli imminenti pericoli”.

Silvia Ragusa

 

 

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