Marco Ferraguti ha insegnato per trent’anni evoluzione biologica all’Università Statale di Milano

di Paolo Magliocco e Roberto Caselli

L’evoluzione è fatta di due cose diverse: da un lato la storia della vita sulla Terra, dall’altra le teorie che l’uomo ha formulato per spiegare gli eventi di questa storia della vita.
È sempre molto, molto importante tenere in mente questa distinzione. Tra la storia, intesa come cronologia, e i meccanismi che spiegano la storia c’è una bella differenza.
La cronologia è controvertibile, se si trovano nuovi fossili per esempio, le cose possono cambiare. La “falsificazione” della teoria è difficile, perché non si può rifare la storia della vita sulla Terra. Se si propongono due teorie per spiegare uno stesso fatto, vanno messe una contro l’altra, ragionare e costruire una spiegazione unica.

Marco Ferraguti si è laureato in biologia nel 1971, con Giulio Lanzavecchia, “una delle prime persone in Italia che hanno imparato a usare bene il microscopio elettronico. Allora era la grande novità.

Poi nel corso del tempo è diventato uno strumento come un altro, che si usa per risolvere certi problemi specifici. Al centro non è più il microscopio elettronico, ma il problema che vuoi riuscire a risolvere.”

“La mia tesi allora era una tesi di biologia della cellula, ma le cellule che studiavamo noi erano cellule di anellidi, di vermi insomma, e per l’esattezza gli spermatozoi durante la loro fase di sviluppo. Da allora ho lavorato sugli sprmatozoi per tutta quella che è stata la mia vita da ricercatore.”

Questo podcast è stato registrato nell’agosto del 2015 ed è stato una puntata della trasmissione “Rimandati a settembre”, condotta da Paolo Magliocco e Roberto Caselli su Radio Popolare di Milano .

(Ultima revisione, settembre 2021)

Marco Ferraguti ha insegnato per trent’anni evoluzione biologica all’Università Statale di Milano